Sarnataro: per la crescita dei ragazzi la sfera sociale è fondamentale
20-02-2020 13:49 - News Generiche
Il protagonista di questa settimana della rubrica "Il Monteruscello si racconta...“ è Giuseppe Sarnataro, allenatore dei 2007 biancoverdi. Di seguito l'intervista.
Mister cosa significa in termini di allenamento ed obiettivi allenare il gruppo dei 2007?: "Buongiorno a tutti, premetto che il gruppo 2007 lavora insieme da due anni durante i quali il percorso di crescita è stato continuo. Trattandosi di un'età sensibile, oltre agli aspetti tecnico-coordinativi e tattici, bisogna stare molto attenti alla sfera socio-affettiva. Da quest'anno, grazie alla figura del preparatore Silverio Ciocchi, abbiamo inserito in ogni allenamento una fase preliminare in cui i ragazzi svolgono degli esercizi di prevenzione, in modo da evitare piccoli micro traumi che poi possono peggiorare. Il nostro obiettivo è quello di portare il gioco e i ragazzi al centro del progetto, responsabilizzandoli e lavorando su compiti e non su ruoli.
È un percorso abbastanza lungo che già sta avendo i suoi frutti, ovviamente per metterlo in pratica occorrono ragazzi molto predisposti e una società solida e forte alle spalle, cose che a Monteruscello sono presenti entrambi".
Come è andata la sfida dello scorso weekend?: "Di solito siamo impegnati su dud competizioni, il campionato FIGC con arbitro e il campionato Under 13 Elite a cui partecipano soltanto le società più titolate della regione.
Dopo la prima fase autunnale che ha visto i ragazzi essere protagonisti, adesso siamo proiettati sulla seconda fase. La scorsa settimana abbiamo ospitato lo Sportland Nola, una realtà importante. È stata una partita molto veloce ed intensa con numerose giocate di qualità in cui abbiamo avuto la meglio sul nostro avversario".
Chi sarà il vostro prossimo avversario?: "Per il futuro saremo impegnati nella seconda fase del torneo Èlite (campionato di spicco regionale) e in campionato siamo fermi, i ragazzi approfitteranno per riposare e recuperare al meglio da questo periodo".
Per questi ragazzi che l'anno prossimo giocheranno nell'Under 14, su quale aspetto maggiormente bisogna concentrarsi?:" Come accennavo in precedenza, la sfera sociale in questa fase è molto importante. È il periodo di massima sensibilità in cui i ragazzi devono trovare nel gruppo, nel mister e nella società gli elementi giusti per affrontare al meglio sia la scuola che le competizioni agonistiche; in questo è fondamentale la figura del nostro dirigente Danilo di Paolo il quale attraverso feedback continui si interfaccia con i ragazzi che a questa età sentono il bisogno di essere ascoltati.
Seguendo un'unica metodologia cerchiamo di non far sentire i ragazzi catapultati in un mondo nuovo, anzi consolidiamo le loro sicurezze e allo stesso tempo stimiamo in loro la ricerca di continue situazioni nuove ed esperienze che potranno accrescere il loro bagaglio.
Dobbiamo riportare i ragazzi a credere nella bellezza del gioco, facendoli sentire i protagonisti, ma non perché devono diventare calciatori, ma perché devono ritornare ad amare il gioco del calcio in maniera incondizionata, cosa che nelle ultime generazioni è andata un po' a scemare".
Vuole dire qualcosa ai suoi ragazzi?: " Ai miei ragazzi vorrei dire che sono fiero di loro. Fiero del percorso che stanno intraprendendo. Ho la fortuna di essere supportato anche da un gruppo di genitori che ci lasciano lavorare tranquilli e sereni. Ci tengo a dire loro che non saranno mai giudicati o valutati in base ai risultati (vittoria o sconfitta) ma la cosa più importante è il percorso. Del resto lo si diceva anche in un film, non è importante ciò che trovi alla fine della corsa, la cosa fondamentale è cosa provi mentre stai correndo. Per questo chiedo a tutti di spostare il proprio focus non al risultato, bensì alla crescita di ognuno , alle prestazioni, e al percorso"